martedì 27 agosto 2013

Serifos-Cicladi 2°

Serifos è  a circa 20 mg a SE di Kitnos, dipende da dove si parte e dove si arriva, quindi una breve navigatella, che però fatta con meltemi può diventare molto sportiva, ed è quasi impossibile da fare all'inverso con una piccola barca.
Il Meltemi di notte e al mattino , in questa zona, proviene da nord, per poi in giornata girare per effetto termico a NE, soffia più forte nel pomeriggio, ma spesso anche di notte, oltre a non smettere mai, può avere dei momenti di rinforzo. Questo unito all'orografia , le isole sono molto alte , spesso sui 500-600 metri e dai fianchi dirupati,crea un'onda molto corta e ripida, noi abbiamo sempre trovato onde fra 1,5 e 2 m,  tipica dei venti katabatici, e inoltre data la rotazione e la diversa orientazione dei canali fra le isole, spesso arriva da tre diverse direzioni, quasi un quadrante completo da nord! Beh è da provare la bolina in queste condizioni.
Detto questo la nostra rotta è stata in "discesa", valutati i consigli del PilotBook, abbiamo deciso di "scendere" lungo l'arco delle cicladi più ad ovest, Kitnos Serifos, Sifnos, Milos, per poi con un traversone tornare verso il Peloponneso, dove il meltemi è meno violento, quindi dirigere verso l' Argoliko Kolpos, e il Saronico.

L'arrivo a Serifos nella baia di Livdhi è stato veramente sportivo, in una giornata di meltemi 6/7 e come annunciato dal portolano, nella costa sud si formano forti raffiche, beh due ore per fare poche miglia, con il mare che ribolliva come quando a Trieste c'è bora forte..............sforzi appagati, la baia e la Chora sono fantastiche.
la" faccia" di alcune onde...........navigazione un pò scomoda ma decisamente veloce..............

entrando nella baia di Livadhiou

la Chora di Serifos (il vecchio paese) arrocata sulla collina.....

la piacevole spiaggia.....

con un selezionato mezzo pubblico, siamo andati in "città" all'imbrunire, per evitare di essere folgorati dall'astro malefico....

la collina su cui poggia il paese è circondata da pareti rocciose, totalmente brulle in questa stagione, si respirava un'atmosfera da altro mondo, i rumori appena accennati e su tutto il sibilo del vento, la sensazione di essere in alta montagna, in rifugio, le case bianche con pennellate di colore mi hanno ricordato i villaggi Tibetani, peraltro visti solo in foto....




......sembra abbiano "glassato" la cima di una grande torta................

il difficile è rendere, attraverso le foto, la sensazione che si prova immergendosi in questi vicoletti, alle volte larghi come una persona, i muri bianchi non sono regolari , come se avessero versato sulle murature una polenta pianca, che solo in parte si è adattata alle forme sottostanti, disegnando autonomamente forme irregolari ma allo stesso modo armoniose, il bianco è opaco e alla fine i muri danno l'impressione di essere"morbidi", il gioco della luce e delle forme, crea, almeno in me una sensazione di benessere e tranquillità......................
alla finecon  una grande scalinata , la vecchia via al paese, abbiamo riguadagnato la spiaggia, al buio in un'atmosfera magica...................







1 commento:

  1. Ciao Knut, che invidia, mannaggia!
    Sai cosa penso: quando tornerai (e spero per te il più tardi possibile) staremo giornate intere a chiacchierare per raccontarmi tutto quello che hai visto e fatto. :)
    Intanto godi l'attimo fuggente.
    un abbraccio, e come sempre: mi manchi.
    Smack

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